Comunicazione
Esiste la comunicazione? E, se sì, in che cosa consiste? L'esperienza di due persone che parlano tra di loro è assai comune nella vita di ciascuno e senza ombra di dubbio pone di fronte ad un esempio di comunicazione: del resto all'essere umano questo è il caso che interessa maggiormente, anche se non è certamente l'unico.Per esaminare il tema della comunicazione occorre prima di tutto individuare gli elementi caratteristici di questa situazione, in relazione al problema che ci si è posti: si tratta di due persone, ma in realtà ciò che interessa, per il momento, sono le menti di queste persone; sono queste infatti che comunicano, e questa affermazione non si può certo contraddire, non essendo ancora stato definito né il significato di comunicazione, né quello di mente.
In altre parole, si potrebbe dire che la comunicazione rappresenta una interazione tra due menti: una definizione molto semplice, di quattro sole parole, ma che in realtà non vuol dire nulla nascondendo al suo interno tutta la
complessità di ciò che il termine interazione e il termine mente possono rappresentare.
A ben guardare, in realtà , si può semplificare un po', dicendo che comunicazione è interazione tra due, anche senza specificare cosa sono i due elementi che interagiscono: come nell'esempio delle due persone che parlano, in quanto fa parte dell'esperienza comune; ma il fatto che siano persone a comunicare è ininfluente, ed ancora si può ridurre la definizione dicendo che
Non si specifa di quali elementi si tratti, prima di tutto perché - già al primo tentativo - appare in campo un concetto molto più complesso da definire della comunicazione, e poi perché ad interessare sono in questo caso le caratteristiche di questi elementi più che il sapere con precisione di quali elementi si tratti: e la caratteristica fondamentale degli elementi che comunicano è la capacità di interagire comprendendo ciò che viene comunicato.
In effetti, la mente fatta uscire dalla porta sembra rientrare dalla finestra, in quanto una delle caratteristiche principali della mente è proprio quella di interagire con il mondo esterno.
Prendendo in considerazione l'idea di una mente completamente isolata da qualsiasi elemento esterno a se stessa è possibile valutare che tale entità si trova nella condizione di non avere alcuna informazione proveniente da una qualsivoglia fonte. Ci si trova di fronte ad una primo oggettivo limite della immaginazione umana: è il caso di una qualsiasi cosa situata in un ambiente chiuso che non soddisfi i criteri esposti poiché si trova a percepire un confine oltre al quale non può andare, ma tale confine è pur sempre uno stimolo proveniente dall'esterno.
In secondo luogo, accettando l'esistenza di una tale entità , non si sarebbe in grado di verificarne l'esistenza in quanto tale verifica impone di osservarla e quindi di entrare in relazione con essa1.
Quindi si può dire che una mente isolata non può esistere, o che comunque, se esiste, non siamo in grado di verificarne l'esistenza2>.
La comunicazione si presenta quindi come un concetto strettamente legato al concetto di mente, o meglio rappresenta un mezzo esplicativo della stessa, un prerequisito necessario allo sviluppo, e quindi alla presenza di una mente.
E come la percezione della mente è condizionata dal mezzo, la comunicazione, che la rende manifesta al mondo esterno, cosà la comunicazione è influenzata dal mezzo usato per comunicare.
La comunicazione come interazione tra due menti
Del resto, come in ogni esposizione è pur necessario partire da qualche punto fermo: il punto di partenza, qui, dice che non è dato sapere cosa sia la comunicazione né cosa è una mente; si è però certi che le due cose sono collegate.
comunicazione è interazione
non essendo rilevante il fatto che ad interagire siano 2 o più elementi.Il legame comunicazione-mente
Sembra che non ci si riesca a liberare della mente volendo discutere di comunicazione: ma questi due concetti sono realmente legati assieme? Vale la pena di separarli per esaminare il contesto che ne risulta.La comunicazione in relazione ai metodi di comunicazione
Parlare di comunicazione ha senso solo individuando il mezzo di comunicazione che si intende utilizzare: se non c'è il mezzo, non c'è comunicazione: questo fatto può considerarsi abbastanza intuitivo vedendo la comunicazione come un passaggio di informazioni tra due persone (continuiamo ad usare l'esempio delle ``persone'', anche se non è detto che la comunicazione non possa coinvolgere elementi diversi3
).
Dunque, accettanndo una comunicazione in assenza di mezzo, si accetta che alcune informazioni presenti in una persona, ad un certo punto compaiano in un'altra persona, in maniera spontanea e senza alcun
collegamento: può essere accettabile una ipotesi del genere? non rivoluziona la nostra concezione di comunicazione? non è assurda? Si è assurda, ma forse è proprio questa l'essenza della comunicazione, e che il mezzo è un puro accessorio, ed in più non sempre le informazioni che vengono comunicate, utilizzano ciò che appare come il ``mezzo di comunicazione'' per passare da una persona ad un'altra.
Quindi la comunicazione, pur essendo una cosa separata dal mezzo, ne è altamente influenzata: se utilizzo il codice Morse, cercherò di limitare il messaggio allo stretto necessario, cercando di condensare il più possibile, se utilizzo una lettera userò un tono tendenzialmente più formale rispetto ad una telefonata: dove qui posso inserire una battuta, la stessa sarà probabilmente evitata nella lettera: il mezzo influenza la comunicazione, ciascuno in un modo diverso, e quindi si potranno individuare dei mezzi di
comunicazione particolarmente adatti a trattare un certo argomento, ma inadatti ad un altro.
Vediamo alcuni mezzi che possono essere usati nella comunicazione, con le loro caratteristiche:
Discussione
La discussione consente un scambio di idee tra due o più persone, scambio che può essere impostato ad un livello più o meno paritario, nel senso che ci può o meno essere chi conduce la discussione, ma in ogni caso è molto difficile che un colloquio proceda rigidamente a senso unico.
Anche se si tratta semplicemente di una persona che passa delle informazioni, questa ottiene un feedback dall'interlocutore, e più in generale, anche in un rapporto tra insegnante e studente, l'insegnante si trova ad apprendere dallo studente delle informazioni di cui prima non era in possesso.
La prima caratteristica di una discussione è quindi la presenza di un canale di comunicazione bidirezionale.
Un'altra importante caratteristica di una discussione è la non rigidità della stessa: ci può essere una traccia guida che verrà seguita, ma la discussione è di per se aperta a variazioni dipendenti dal contesto, in particolare ci possono essere approfondimenti non previsti in origine, chiarimenti richiesti al volo, spiegazioni saltate perché ritenute inutili. Questo si presta ad una forte adattabilità , ma anche alla possibilità del travisamento della discussione se ricordata a posteriori dai partecipanti alla stessa: la flessibilità della discussione è uno dei suoi punti di forza, ma forse anche il suo maggior punto debole.
Un'altro punto di forza, forse il maggiore, consiste nel fatto che la discussione prevede un rapporto personale tra gli interlocutori, quindi lo scambio di parole è solo una parte del mezzo usato per
comunicare, e non è detto che sia la più importante. Nel caso la discusione coinvolga elementi pratici (ad esempio l'esecuzione di una determinata manovra manuale), la dimostrazione pratica può essere molto più significativa di un qualsiasi discorso. E nello stesso tempo, dalla dimostrazione pratica, possono nascere una serie di problemi la cui spiegazione non era stata presa in considerazione, come pure divagazioni o considerazioni, che, pur non essendo strettamente correlate all'argomento in questione, ne possono rendere più comprensibili alcuni aspetti.
Uno dei maggiori limiti della discussione consiste nel fatto che per passare un messaggio, è necessaria la presenza della persona che possiede il messaggio, limitando cosà la velocità di trasmissione dello stesso.
Il libro
Nella discussione abbiamo quindi una interattività ad una immediatezza che dà una forte flessibilità alla comunicazione, e soprattutto la capacità di affrontare temi difficilmente comunicabili con altri mezzi, ma richiede la contemporanea presenza di entrambi gli interlocutori nello stesso luogo e nello stesso tempo.
Questo grosso limite viene ovviato dal ``libro'': rispetto alla discussione consente di rendere indipendenti quelli che prima erano gli interlocutori, rende il messaggio diffondibile in maniera molto più facile, ma come mezzo di comunicazione ha una serie molto forte di limitazioni: si tratta di un canale a senso unico, da una fonte ad un destinatario generico, a cui manca essenzialmente qualsiasi
feedback, e si basa su un mezzo che può trasmettere solo parole ed immagini.
Rispetto alla discussione è un mezzo che passa una informazione molto più ``distillata, o anche ``meno immediata.
Questo può rappresentare un vantaggio per il contenuto del libro stesso in quanto l'autore è costretto a riflettere e probabilmente a chiarirsi egli stesso le idee: prima procedere a (de)scriverle, può riordinarle, rivederle, (può dire ``ehi R., guarda un po' cosa ho scritto, e, quando R. risponde ``ma non hai mica niente di meglio da fare, buttare via tutto!).
Questo è un processo che alla fine dovrebbe portare alla ``distillazione'' del messaggio, cioè a renderlo chiaro per tutti.
In realtà l'autore non potrà mai ottenere la chiarezza di un rapporto personale, soprattutto perché i propri interlocutori sono sconosciuti, e magari non hanno mai preso in considerazione i problemi esposti nel testo in questione, mentre l'autore potrebbe averci riflettuto per anni. Ed inoltre non è detto
che, trattandosi di materiale scritto, di cui uno può dire ``scripta manent'', il messaggio sia privo di ambiguità .
Il libro è di per se una struttura lineare che poco si presta alle divagazioni tipiche di una discussione: in questo caso deve essere il lettore che procede alle proprie divagazioni, ai collegamenti
incrociati, alle associazioni. Questo è un limite del libro, ma anche una opportunità per il lettore, o forse una selezione naturale del lettore: solo se il lettore è sufficientemente interessato ed ha
compreso il messaggio riesce a costruirsi i riferimenti mancanti. E dal punto di vista del lettore, questa fatica in più è sicuramente compensata da una migliore comprensione finale del tutto.
Internet
E dato che ormai siamo tutti in rete, e tutto è in rete, vediamo di individuare quali sono le caratteristiche di Internet come mezzo di comunicazione: storicamente Internet è nata come un meccanismo per coordinare il lavoro di più persone geograficamente dislocate in maniera tale da rendere impossibili incontri personali. La tipologia di comunicazione che internet doveva sostituire era quindi la ``discussione'', a cui manca però il rapporto personale, come nel libro, anche se a questo si può in parte supplire grazie alla velocità della comunicazione, per cui è possibile ottenere velocemente dei feedback, e modificare al volo la propria esposizione in funzione di questi.
Astronomia | Biologia | Botanica | Chimica | Ecologia | Economia | Fisica | Geometria | Informatica | Matematica | Medicina | Statistica | Telecomunicazioni |